lunedì 20 giugno 2011

Il paradosso della Lega: mai così decisiva, mai così confusa.



Nessuno nella base leghista vuole accogliere i carrozzoni, rimangano dove stanno; se si partisse dall’assunto che Bossi non è un fesso, non servirebbe il genio assoluto di un Giannini, Concita o Zucconi per capire che trattasi di una provocazione (peraltro molto riuscita) vòlta a stanare il Partito Nazional Popolare radicato nelle destra sociale. 
Con l’obiettivo di (a) scaldarlo bene per addossargli responsabilità della eventuale crisi di governo qualora la ritenessero il male minore e (b) spezzettarli e marginalizzarli ulteriormente, dopo la fuoriuscita di Fini&Futuristi. 
Il (prossimo) futuro a destra è la territorializzazione, a sinistra è il caciccato. Perchè sono gli interessi di  fondo a divergere e i Poteri Forti Unificanti oramai son marci. Dopo Berlusconi c’è la dissoluzione, non la secessione. 

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voleranno carte bollate

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