venerdì 16 dicembre 2011

Inversamente proporzionali




C’è qualcosa di commovente nel disperato tentativo dei parlamentari leghisti di mostrarsi in favore di telecamere come duri e integerrimi barricaderi, dopo tre anni di crapule romane, poltrone in Rai e consigli d’amministrazione aeroportuali a mezzo milione l’anno.
121020866-1c6dfd45-3b10-4b5b-9642-66f79ff54b97Li capisco, per carità: sono stati al governo per otto degli ultimi dieci anni e tutto quello che hanno ottenuto è un trilocale a Monza, straordinario obiettivo politico per il quale si sono ingoiati di tutto, inclusi i mafiosi nell’esecutivo e Ruby nipote di Mubarak.
Dopo un fallimento epocale tanto evidente, anche il più obnubilato bifolco della Valdisopra è perfettamente in grado di rendersi conto che l’hanno sonoramente preso per i fondelli, che mentre lui si spaccava la schiena nella bruma sognando la Padania i suoi eroi stavano a godersi il Ponentino di Roma ladrona incassando prebende da favola senza portare a casa una cippa.
Inevitabile quindi l’estremismo di oggi, la cui veemenza e i cui decibel paiono inversamente proporzionali ai risultati politici ottenuti quando pascolavano tronfi e in auto blu tra Palazzo Chigi e i talk show in tivù.

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voleranno carte bollate

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