lunedì 30 aprile 2012

Razzisti e ladri di polli......

 Scrivo dopo aver appreso che Stiffoni è stato fra gli acquirenti dei famosi diamanti “padani”, in combutta con il tesoriere Belsito e la vicepresidente del Senato (sic!) Rosi Mauro. Ha mentito, si è attorcigliato in versioni improbabili, non riesce a giustificare credibilmente il suo operato come membro del Comitato di tesoreria della Lega. Ne risponderà alla magistratura. A me interessa notare qualcosa di più profondo, cioè la malafede che contraddistingue quasi sempre chi ha cavalcato il pregiudizio, il disprezzo, la discriminazione come arma politica. Sono profondamente convinto che lo facciano senza crederci, ben consapevoli della strumentalità della loro azione di imprenditori della paura.
Ciò vale anche per altri dirigenti leghisti, penso a Tosi e Zaia fra gli altri, che oggi hanno virato e con la medesima disinvoltura reclamizzano il loro nuovo profilo moderato. Politici senza principi, propagandisti di valori intercambiabili. Gli stessi che ieri magnificavano l’intelligenza di Renzo Bossi e la buona scelta di affiancarlo al padre, salvo ora denunciare le malefatte del “cerchio magico”. Gente abituata a mentire, gente che non crede in nulla. Non mi stupisce che i razzisti si rivelino anche ladri di polli.



Gad Lerner Su Nigrizia

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voleranno carte bollate

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