Il risvolto più interessante del verdetto di ieri su Fede e compagnia, condanna a parte, è la possibile incriminazione degli avvocati Ghedini e Longo. Soprattutto di Ghedini. Tecniche spudoratamente dilatorie. Redazione di svariate leggi ammazza-processi. Falsità ossessivamente ripetute. Gravissime accuse - mai suffragate da prove - di faziosità politica a qualsivoglia organo giudiziario, inquirente o giudicante, che non desse ragione al suo principale. A nessun avvocato è stato mai consentito quel che si è permesso di dire e di fare l'azzeccagarbugli padovano, incarnazione perfetta dell'homo berlusconianus, disinvolto campione del disprezzo per le regole e per la verità.
piero ricca
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