lunedì 11 luglio 2011

L’ego in similoro di Michela Vittoria

L’ego in similoro di Michela Vittoria
mvb

L’altro giorno, andando alla Sma di via De Laterani, ho visto che su un triste palazzo bianco è comparsa un’enorme scritta in similoro: “Ministro del turismo”.
Così, come la vedete: mica “ministero”, proprio“ministro”. Boh.
Ho pensato che se la fossero dimenticata, la e: anche la segnaletica istituzionale ha i suoi refusi.  Invece no.
Il punto è che il ministero del turismo non esiste: è stato abrogato con un referendum nel 1993 e da allora è un banale Dipartimento della presidenza del consiglio.
Poi però nel 2009 Berlusconi ha fatto la Brambilla ‘ministro senza portafoglio con delega al turismo’. Insomma, un ministro senza ministero, però con lo stipendio da ministro – e sul suo sito personale Michela Vittoria può mettere che è ministro.
Il sito del ministero invece non c’è: non esistendo il ministero, non può esistere neanche il sito.
In compenso c’è il cartellone lucidissimo in similoro, che indica ai passanti una notizia fondamentale: lì dentro non c’è nessun ministero, però c’è un ministro.
Un’enorme scritta per una sola persona. L’ego spinto alla sua massima potenza, del tutto inutilmente.
Piovono rane

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voleranno carte bollate

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