lunedì 26 settembre 2011

la cacca del cane (due)





Non so se ho capito bene, ma a quanto pare tra qualche giorno potrebbe accadere più o meno quanto segue:
  • io scrivo una cosa che riguarda il signor X (tipo che camminando per strada l'ho visto far fare al suo cane la cacca sul marciapiede senza raccoglierla con l'apposito sacchetto);
  • al signor X non piace quello che ho scritto (magari perché è un personaggio pubblico e non gli va di far sapere in giro che inzacchera impunemente i marciapiedi strafottendosene di chi ci deve passare);
  • il signor X, indispettito, mi manda una mail invitandomi a rettificare quello che ho scritto;
  • da quel momento, a prescindere dalla verifica della fondatezza di ciò che ho scritto (vale a dire indipendentemente dal fatto che il signor X abbia effettivamente omesso di raccogliere la cacca del suo cane, magari davanti ad altre dieci persone), io ho 48 ore di tempo per pubblicare sul blog una rettifica (cioè, supponendo che quello che ho raccontato risponda al vero, per ritrattare scrivendo una cosa falsa);
  • se non opero la rettifica entro le 48 ore possono farmi pagare una multa dell'importo massimo di dodicimila euro.
Ora, io voglio sperare di aver capito male: perché se avessi capito bene si tratterebbe non soltanto di una norma liberticida, ma di una disposizione che in determinate condizioni costringerebbe i blogger a scrivere addirittura delle bugie; visto e considerato che tali sarebbero, a meno che non mi sfugga qualcosa, le rettifiche di circostanze che rispondono al vero.
Passi (si fa per dire) metterci il bavaglio: ma obbligarci a mentire, abbiate pazienza, non vi pare un tantino troppo?
Metilparaben 

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voleranno carte bollate

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