lunedì 12 marzo 2012

Dell’Utri è il braccio destro del padrone d’Italia

Che si sappia, il compito di un Pg della Cassazione è proporre il rigetto o l’accoglimento dei ricorsi contro una sentenza di grado inferiore: cioè valutare se la sentenza è ben motivata in punto di legittimità o necessita di una nuova pronuncia di merito. Non c’è invece quello di abrogare i reati, né quello di dar fiato alla bocca per esternare a ruota libera considerazioni che di giuridico non hanno nulla, anzi sono smentite da due sentenze della Cassazione a sezioni unite e dal Massimario, tipo: “al concorso esterno ormai non crede più nessuno”. Ma chi l’ha detto? Ma dove sta scritto? Ci sono magistrati che, per molto meno, sono finiti sotto procedimento disciplinare per iniziativa della stessa Procura generale della Cassazione o addirittura sono stati cacciati o trasferiti o degradati dal Csm. Possibile che nessuno dica nulla su un’uscita che riporta le lancette dell’antimafia a prima di Falcone? Decine di persone sono in carcere o sotto processo per quel reato: avranno diritto di sapere se quel reato esiste ancora o no? E avranno diritto di saperlo le centinaia di magistrati che ogni giorno rischiano la pelle nelle procure e nei tribunali di frontiera del Sud con indagini e processi per quel reato? Certamente l’avrà fatto in buona fede, ma con quelle parole pronunciate dal suo alto scranno il dottor Iacoviello delegittima e isola tutti i colleghi che procedono, fra mille difficoltà e pericoli, sui rapporti fra mafie, istituzioni e professioni. E invia un messaggio devastante ai collaboratori di giustizia presenti e futuri che di quei rapporti stanno parlando o potrebbero parlare, proprio mentre siamo a un passo dalla verità sulle stragi e sulle trattative retrostanti: state pure zitti, tanto i processi alla classe dirigente collusa con la mafia non si faranno più o, se si faranno, finiranno nel nulla (.....)
 Quante ipocrisie per nascondere la vera posta in gioco: Dell’Utri è il braccio destro del padrone d’Italia (sì, B. lo è ancora), dunque la legge è uguale per tutti, ma non per lui.
L’antimafia non esiste (Travaglio)

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voleranno carte bollate

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