venerdì 4 maggio 2012

Se leggi, ti senti una merda


Scusatemi, di solito non uso questo linguaggio, ma quando ho letto questo post di Alessandro Gilioli....qui


Il mondo in cui viviamo


Una volta ero in Cambogia, con una Ngo, gente brava, che provava a dare una speranza ai bambini di strada. A un certo punto ci siamo trasferiti in una città del sud, sul mare, piena di russi che compravano alberghi, dalle parti di Sihanoukville se ricordo bene. Siamo andati in giro a vedere un po’ le condizioni di quel cazzo di posto, a trattare con i potenti locali per mettere su un asilo, qualcosa del genere, io facevo foto e dicevo idiozie, a lavorare erano quelli della Ngo. Poi siamo entrati in un quartiere di merda, cioè non è che gli altri non fossero di merda, ma quello era più di merda degli altri. I tipi della Ngo volevano mettere su il loro rifugio lì, appunto. Con noi c’era un medico, un francese che viveva lì da un sacco di anni di anni e conosceva tutti, non faceva solo il medico, sapeva quali potenti ungere, perché lì bisogna ungere i potenti anche per fare un ricovero per bimbi di strada. Nel quartiere di merda, cioè quello più di merda degli altri, a un certo punto una madre stracciona ci ha portato il suo bambino straccione, avrà avuto otto anni. La madre non parlava francese, neppure inglese, insomma solo khmer, ma il francese con noi la capiva. E comunque la madre diceva che il figlio aveva male al cuore, indicava il petto, insomma la capivo anch’io. Il medico ha tirato fuori un paio di strumenti, è stato lì una mezz’ora, poi ha salutato la madre, le ha detto che il ragazzino non aveva niente, sarebbe andato tutto a posto da solo, poi quando la madre se n’è andata ci ha spiegato che il bambino di otto anni ne avrà avuti davanti al massimo due, insomma era spacciato. E io lì come un imbecille a strillargli ma come, che cazzo dici, portiamocelo via, e lui paziente a spiegarmi che coi soldi che ci sarebbero voluti a portar via quel bambino e farlo operare in un ospedale decente ne salvavamo altri cento di bambini in Cambogia, insomma che la smettessi di dire cazzate da turista di merda.

Ecco, questo è il nostro mondo, il mondo in cui viviamo, e buon tutto a tutti.



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voleranno carte bollate

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