mercoledì 28 agosto 2013
martedì 27 agosto 2013
branco di circensi patetici ...
Quando c'è da mettersi in luce per una bischerata, il figo Gasparri non delude. Mai. "Napolitano ha già dato la grazia senza aver ricevuto richieste esplicite, per esempio con Joseph Romano. Perché allora non la dà anche a Berlusconi?".
Mitologica risposta dell'avvocato di Romano, condannato per il sequestro Abu Omar: "Gasparri dice una cazzata, la richiesta di grazia c'era e l'ho fatta io".
Che branco di circensi patetici e senza morale.
lunedì 26 agosto 2013
Berlusconi chiude le bocche ai Falchi
ai falchi, alle scimmie e agli animali vari
http://www.giornalettismo.com/archives/1074875/berlusconi-chiude-la-bocca-ai-falchi/
sabato 24 agosto 2013
Ci avete sfrangiato gli zebedei
“Il dibattito su Berlusconi verte sul nulla. È stato condannato per un reato gravissimo in via definitiva. Vada in galera. Se non sarà galera, a causa di ex Cirielli e leggine varie, siano domiciliari. Se non saranno domiciliari, siano servizi sociali (l’ipotesi più divertente, peraltro).
Le probabili condanne definitive per il caso Ruby e per la compravendita di senatori (il suo reato più grave, anche se nessuno pare parlarne) faranno saltare anche la protezione dell’indulto (altro orrore del centrosinistra: complimenti) e gli apriranno le porte della percezione (ma più che altro della galera).
Il paese muore e la politica sta a parlare dell’agibilità di un collezionista seriale di reati penali.
Basta.
Ci avete sfrangiato gli zebedei con questa ipocrita e vile ammuina garantista. Non c’è nulla da decidere, o risolvere, o legiferare: Berlusconi è un delinquente e non deve più fare politica (del resto non l’ha mai fatta).
Sia isolato e lasciato al suo destino di Craxi 2.0, a frignare ad Arcore o sotto il lettone di Putin, nell’indifferenza di chi sogna un paese normale e nel dolore dei tanti servi (giornalisti, politicanti, lacchè) che senza di lui si sentiranno giustamente persi e inutili.
Berlusconi è finito. Non salvatelo un’altra volta. Voltiamo pagina, son vent’anni che dobbiamo (dovete) farlo.”
Le probabili condanne definitive per il caso Ruby e per la compravendita di senatori (il suo reato più grave, anche se nessuno pare parlarne) faranno saltare anche la protezione dell’indulto (altro orrore del centrosinistra: complimenti) e gli apriranno le porte della percezione (ma più che altro della galera).
Il paese muore e la politica sta a parlare dell’agibilità di un collezionista seriale di reati penali.
Basta.
Ci avete sfrangiato gli zebedei con questa ipocrita e vile ammuina garantista. Non c’è nulla da decidere, o risolvere, o legiferare: Berlusconi è un delinquente e non deve più fare politica (del resto non l’ha mai fatta).
Sia isolato e lasciato al suo destino di Craxi 2.0, a frignare ad Arcore o sotto il lettone di Putin, nell’indifferenza di chi sogna un paese normale e nel dolore dei tanti servi (giornalisti, politicanti, lacchè) che senza di lui si sentiranno giustamente persi e inutili.
Berlusconi è finito. Non salvatelo un’altra volta. Voltiamo pagina, son vent’anni che dobbiamo (dovete) farlo.”
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Andrea Scanzi
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venerdì 23 agosto 2013
lunedì 19 agosto 2013
sabato 17 agosto 2013
Salvini, te le vai a cercare!
"Ora li manterrà Napolitano… dice Salvini. Perché di lavoro e di mantenersi, lui ne sa: dopo un faticoso diploma conseguito al Classico, diventa consigliere comunale di Milano a vent’anni (20 ANNI), a 25 è già segretario provinciale della Lega, poi si infila nel parlamento europeo, poi in quello italiano. Insomma a quarant’anni può dire di non aver mai e sottolineo MAI fatto un cazzo, il tutto a spese dei contribuenti. Lui sì che fa onore all’Italia."
Ettore Ferrini
venerdì 16 agosto 2013
La legge è uguale per gli altri
Ora, Berlusconi è stato condannato definitivamente a 4 anni, cioè a più di 2, dunque al Senato non rimane altra scelta che dichiararlo decaduto, accompagnarlo alla porta e intimargli di non ripresentarsi prima di sei anni. Il tutto, indipendentemente dalla durata dell'interdizione dai pubblici uffici che la Cassazione ha chiesto alla Corte d'appello di Milano di ricalcolare, da un minimo di un anno a un massimo di tre. Ma naturalmente al Pdl non va bene neppure una legge da esso stesso approvata meno d'un anno fa.
Alcuni buontemponi hanno cominciato a dire che la condanna a 4 anni è coperta per 3 dall'indulto: 4 meno 3 fa uno, ergo Berlusconi è sotto il tetto di 2 e non deve decadere. Cretinata abissale: se la legge consentisse di detrarre dalle condanne il bonus dell'indulto,l'avrebbe previsto esplicitamente, dichiarando decaduti e incandidabili i titolari di pene effettive superiori ai 2 anni: invece parla di “condanne”.
Fallito il primo tentativo, ecco subito il secondo. Che, quando lo azzardò Carlo Giovanardi, noto giurista per caso, suscitò l'ilarità generale. Poi però lo seguirono a ruota Francesco Nitto Palma, addirittura magistrato e financo presidente della commissione Giustizia, più il costituzionalista di destra Paolo Armaroli e quello di sinistra Giovanni Guzzetta. La loro tesi è avvincente: la legge Severino si applica solo alle condanne relative a reati commessi dopo che è stata approvata. Se invece si applicasse anche a chi il reato l'ha commesso prima del 31 dicembre 2012, sarebbe incostituzionale. Motivo: nel processo penale prevale sempre la norma più favorevole al reo ed è vietato cambiare le regole del gioco a partita iniziata, se non per trattarlo meglio. Il che è vero, ma appunto nel processo penale. Qui il processo è finito, l'imputato è un pregiudicato e il Parlamento è liberissimo di vietargli l'accesso per legge.
Del resto, se fossero esistiti profili di incostituzionalità della norma, i 945 parlamentari che l'anno scorso l'approvarono alla Camera e al Senato se ne sarebbero accorti e li avrebbero sollevati al momento di votare la pregiudiziale di costituzionalità nell'apposita commissione. Invece nessuno disse nulla. Del resto - specificò l'autrice, l'allora Guardasigilli Paola Severino - la legge estendeva a Camera e Senato una regola già vigente dal 1999 nei consigli comunali, provinciali e regionali, dove i condannati a più di due anni non possono mettere piede. E nessuno ha mai eccepito nulla sulla legittimità di un principio che, se vale per gli enti locali e territoriali, deve valere a maggior ragione per il Parlamento nazionale.
Ma c'è di più. Alle ultime elezioni, proprio in base alla nuova legge Severino, Berlusconi escluse dalle liste Pdl i pregiudicati del suo cerchio magico: Marcello Dell'Utri, Aldo Brancher, Salvatore Sciascia e Massimo Maria Berruti. “Non sono io che li ho esclusi – si giustificò, temendo di passare per onesto –, sono i giudici che li hanno condannati”. Dell'Utri per false fatture risalenti ai primi anni 90 (oltrechè, in appello, per mafia fino al 1993). Brancher per i soldi che gli girò Fiorani nel 2005. Sciascia per tangenti pagate tra il 1989 e il '94. Berruti per un favoreggiamento del '94. Evidentemente lo sapeva anche il Cavaliere che la Severino si applicava a tutti i reati, pre o post 2012. Poi han condannato lui e ha scoperto all'improvviso che vale solo per i post. Non gli resta che spiegarlo a Dell'Utri, Brancher, Sciascia, Berruti e sperare che la prendano con filosofia.
M. Travaglio
Carta Canta - l'Espresso, 15 agosto 2013
giovedì 15 agosto 2013
mercoledì 14 agosto 2013
martedì 13 agosto 2013
Senza Speranza
Il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza:
«È difficile immaginare altre maggioranze.
Fino a questo momento i grillini hanno dimostrato una totale incapacità di rispettare l’interesse generale del Paese e un’impressionante irresponsabilità che non lascia aperta nessuna porta».
Berlusconi, invece, è evidentemente noto, si è sempre distinto per anteporre l’interesse generale al proprio, sempre notevole è stata la sua condotta responsabile, mai sopra le righe, sempre dialogante e disponibile.
No?
http://sappino.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/08/12/b-pensa-al-bene-del-paese/
.
Berlusconi, invece, è evidentemente noto, si è sempre distinto per anteporre l’interesse generale al proprio, sempre notevole è stata la sua condotta responsabile, mai sopra le righe, sempre dialogante e disponibile.
No?
http://sappino.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/08/12/b-pensa-al-bene-del-paese/
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domenica 11 agosto 2013
sabato 10 agosto 2013
La legge è uguale per gli altri
Per la serie “Oggi le comiche”, va in scena la retromarcia sulla legge Severino, approvata dall'intero Parlamento appena sette mesi fa per dare una ripulita alle Camere. La legge è la numero 235 del 31 dicembre 2012. Art. 1: “Chi ha riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione” decade da parlamentare se lo è già ed è incandidabile se non lo è ancora. Art.3: ”Le sentenze definitive di condanna sono immediatamente comunicate... alla Camera di appartenenza” che “delibera ai sensi dell'art. 66 della Costituzione” sui “titoli di ammissione dei suoi componenti” e sulle “cause sopraggiunte di ineleggibilità e incompatibilità”.
Ora, Berlusconi è stato condannato definitivamente a 4 anni, cioè a più di 2, dunque al Senato non rimane altra scelta che dichiararlo decaduto, accompagnarlo alla porta e intimargli di non ripresentarsi prima di sei anni. Il tutto, indipendentemente dalla durata dell'interdizione dai pubblici uffici che la Cassazione ha chiesto alla Corte d'appello di Milano di ricalcolare, da un minimo di un anno a un massimo di tre. Ma naturalmente al Pdl non va bene neppure una legge da esso stesso approvata meno d'un anno fa. Alcuni buontemponi hanno cominciato a dire che la condanna a 4 anni è coperta per 3 dall'indulto: 4 meno 3 fa uno, ergo Berlusconi è sotto il tetto di 2 e non deve decadere. Cretinata abissale: se la legge consentisse di detrarre dalle condanne il bonus dell'indulto, l'avrebbe previsto esplicitamente, dichiarando decaduti e incandidabili i titolari di pene effettive superiori ai 2 anni: invece parla di “condanne”.
Fallito il primo tentativo, ecco subito il secondo. Che, quando lo azzardò Carlo Giovanardi, noto giurista per caso, suscitò l'ilarità generale. Poi però lo seguirono a ruota Francesco Nitto Palma, addirittura magistrato e financo presidente della commissione Giustizia, più il costituzionalista di destra Paolo Armaroli e quello di sinistra Giovanni Guzzetta. La loro tesi è avvincente: la legge Severino si applica solo alle condanne relative a reati commessi dopo che è stata approvata. Se invece si applicasse anche a chi il reato l'ha commesso prima del 31 dicembre 2012, sarebbe incostituzionale. Motivo: nel processo penale prevale sempre la norma più favorevole al reo ed è vietato cambiare le regole del gioco a partita iniziata, se non per trattarlo meglio. Il che è vero, ma appunto nel processo penale. Qui il processo è finito, l'imputato è un pregiudicato e il Parlamento è liberissimo di vietargli l'accesso per legge. Del resto, se fossero esistiti profili di incostituzionalità della norma, i 945 parlamentari che l'anno scorso l'approvarono alla Camera e al Senato se ne sarebbero accorti e li avrebbero sollevati al momento di votare la pregiudiziale di costituzionalità nell'apposita commissione. Invece nessuno disse nulla. Del resto - specificò l'autrice, l'allora Guardasigilli Paola Severino - la legge estendeva a Camera e Senato una regola già vigente dal 1999 nei consigli comunali, provinciali e regionali, dove i condannati a più di due anni non possono mettere piede. E nessuno ha mai eccepito nulla sulla legittimità di un principio che, se vale per gli enti locali e territoriali, deve valere a maggior ragione per il Parlamento nazionale.
Ma c'è di più. Alle ultime elezioni, proprio in base alla nuova legge Severino, Berlusconi escluse dalle liste Pdl i pregiudicati del suo cerchio magico: Marcello Dell'Utri, Aldo Brancher, Salvatore Sciascia e Massimo Maria Berruti. “Non sono io che li ho esclusi – si giustificò, temendo di passare per onesto –, sono i giudici che li hanno condannati”. Dell'Utri per false fatture risalenti ai primi anni 90 (oltrechè, in appello, per mafia fino al 1993). Brancher per i soldi che gli girò Fiorani nel 2005. Sciascia per tangenti pagate tra il 1989 e il '94. Berruti per un favoreggiamento del '94.
Evidentemente lo sapeva anche il Cavaliere che la Severino si applicava a tutti i reati, pre o post 2012. Poi han condannato lui e ha scoperto all'improvviso che vale solo per i post. Non gli resta che spiegarlo a Dell'Utri, Brancher, Sciascia, Berruti e sperare che la prendano con filosofia.
M.Travaglio
Carta Canta - l'Espresso, 9 agosto 2013
venerdì 9 agosto 2013
giovedì 8 agosto 2013
martedì 6 agosto 2013
lunedì 5 agosto 2013
domenica 4 agosto 2013
Ma.... Boncompagni - Carra hanno doti divinatorie?
BONCOMPAGNI NEL 1977
VOCE DI RAFFAELLA CARRA’:
“IL PRESIDENTE”!
Pare impossibile ma avevano previsto tutto, non ci credete?
Ascoltate la canzone e poi ditemi.
(merito di Scorpione rosso)
http://corallorosso.tumblr.com/post/57344388507/cercate-la-colonna-sonora-per-la-caduta-di-b-la
“IL PRESIDENTE":
Una festa in grande stile
Un ambiente signorile
Le tartine di caviale, lo champagne
Un’ orchestra nello sfondo
E la crema del bel mondo
Si incontrava quella sera
E c’ero anch’io
Si fa avanti un gran signore
Sono il conte “tal dei tali"
Molto lieto, benvenuta a casa mia
Faccia come a casa sua
E non faccia complimenti
Se ha bisogno di qualcosa dica a me
Lusso di qua
Lusso di là
Ma che eleganza
Quanta, quanta signorilità
Venga con me
Venga con me
Che le presento anche
Il presidente, Il consigliere,
Il senatore, il direttore e
Due ministri, un magistrato
Quattro o cinque costruttori
Consiglieri delegati e un Marajàh
Si avvicina il presidente
Un signore affascinante
Mi racconta brevemente
Un pò di sé
Lei non lo sa
Ma quello là
E’ l’uomo più potente
In mezzo a tutti questi qua
E poco fa
E poco fa
Abbiamo fatto qui un grande affare
E perciò le chiedo di ballare
Un pò con me
Vado a casa e mi addormento
E mi sveglio col giornale
E chi vedo proprio in prima pagina
Il mio caro presidente
Proprio come un delinquente
Le manette ai polsi e un titolo cosi:
“Arrestato il presidente
Ma si reputa innocente"
Chissà come se la caverà
Mi domando veramente
Se il mio caro presidente
Un domani se la caverà
Chissà
Chissà
Ma!
Ma, chissà
Ma chissà!
.
VOCE DI RAFFAELLA CARRA’:
“IL PRESIDENTE”!
Pare impossibile ma avevano previsto tutto, non ci credete?
Ascoltate la canzone e poi ditemi.
(merito di Scorpione rosso)
http://corallorosso.tumblr.com/post/57344388507/cercate-la-colonna-sonora-per-la-caduta-di-b-la
“IL PRESIDENTE":
Una festa in grande stile
Un ambiente signorile
Le tartine di caviale, lo champagne
Un’ orchestra nello sfondo
E la crema del bel mondo
Si incontrava quella sera
E c’ero anch’io
Si fa avanti un gran signore
Sono il conte “tal dei tali"
Molto lieto, benvenuta a casa mia
Faccia come a casa sua
E non faccia complimenti
Se ha bisogno di qualcosa dica a me
Lusso di qua
Lusso di là
Ma che eleganza
Quanta, quanta signorilità
Venga con me
Venga con me
Che le presento anche
Il presidente, Il consigliere,
Il senatore, il direttore e
Due ministri, un magistrato
Quattro o cinque costruttori
Consiglieri delegati e un Marajàh
Si avvicina il presidente
Un signore affascinante
Mi racconta brevemente
Un pò di sé
Lei non lo sa
Ma quello là
E’ l’uomo più potente
In mezzo a tutti questi qua
E poco fa
E poco fa
Abbiamo fatto qui un grande affare
E perciò le chiedo di ballare
Un pò con me
Vado a casa e mi addormento
E mi sveglio col giornale
E chi vedo proprio in prima pagina
Il mio caro presidente
Proprio come un delinquente
Le manette ai polsi e un titolo cosi:
“Arrestato il presidente
Ma si reputa innocente"
Chissà come se la caverà
Mi domando veramente
Se il mio caro presidente
Un domani se la caverà
Chissà
Chissà
Ma!
Ma, chissà
Ma chissà!
.
sabato 3 agosto 2013
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voleranno carte bollate
https://www.facebook.com/giorgio.schiavinato/posts/10218479093226359
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L’Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole. Onestà tedesca ovunqu...