I lavoratore del nord del pianeta si è impoverito e nel contempo è diventato aguzzino dell'immigrato, dell'emarginato, dello zingaro, dello sfrattato, di chiunque stia ancora più in basso nella scala sociale.
Sogna di mettere i piedi in testa a tutti e non riconosce di essere diventato più povero per colpa di quel sistema in cui stava tanto bene: la colpa dev'essere di qualcun altro.
È quindi il tutti contro tutti.
Di fronte al quale possiamo scivolare nella malinconia.
Oppure prendere la storia per le spalle e scuoterla.
La lotta contro la disuguaglianza è il senso principale della storia: il resto
è muffa, compiacenza, paura, stomaco pieno, viltà.
— liberamente tratto da "Corso urgente di politica per gente decente",
Juan Carlos Monedero
via Alessandro Gilioli .
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