giovedì 31 maggio 2012

Mendeleev!!!


Dmitrij Ivanovič Mendeleev!!!


 

Cazzo combini???


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ecco perchè vogliono il bavaglio alla rete



Esempio illuminante sul perché i politici (e coloro che controllano le televisioni, che poi sono gli stessi) temono la rete e provano a imbavagliarla.
Aspetto il commento del furbo di turno che mi chieda cosa c'entra la politica con la conduttrice. 


il concetto meglio ancora lo espime Wil :


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domenica 27 maggio 2012

il 90% degli handicappati....



ll novanta per cento degli handicappati sono figli di genitori che non hanno mantenuto la purezza del proprio corpo prima del matrimonio» dice Javier Echevarria, il vescovo responsabile dell’Opus Dei, durante un dibattito.


Penso che la tesi possa avere qualche fondamento... ma non so se siano inclusi o meno 
 i genitori dei vescovi che fanno certe affermazioni.




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sabato 26 maggio 2012

Chiamiamolo!




e poi non venitemi a dire che non vi hanno lavato il cervello con le tv del berlusca
.....e continuano a farlo!






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Nuova gestione





                                ............e vecchia proprietà








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domenica 20 maggio 2012

Se questi sono i dirigenti leghisti...

 Segretario della Lega di Rovato (Brescia) e neoconsigliere comunale.
 Tipico prodotto della sottocultura politica degli ultimi vent'anni.



Il dirigente leghista scherza su facebook sul terremoto: "Scusate il disagio, la Padania si sta staccando". Poi si scusa e cancella lo status




http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/20/terremoto-nord-padania-stacca-segretario-della-lega-facebook/235710/


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basta terrorizzarci....



Ci sono momenti in cui l'acqua arriva al culo (o alla gola?) dei politici.
Chissà perché  d'improvviso scatta una strategia
che qualcuno battezza "della tensione"
Criminalità? Terrorismo? Servizi deviati? 
Mix di questo o quello? 
o meglio di questo e quello.
Non ci sono scrupoli: basta terrorizzarci, 
mantenere con qualsiasi mezzo il potere.
Troppi impuniti, troppe stragi. troppe farse.


Qualcuno provi a convincermi del contrario
ne sarei felice...






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venerdì 18 maggio 2012

Compassione per Bossi?


Le lacrime di Bossi

E a voi inducono compassione o no, le lacrime di Bossi?
Un vecchio rimasto solo, malato e confuso, che si sente tradito dalla moglie e dai figli, che vede distrutto come un castello di carte tutto quello che pensava di aver costruito in una vita. Un vecchio senza forze che piange da solo in un ufficio.
bossi102Io avrei compassione – più nel senso buddista che in quello cristiano – per uno messo così. Voglio dire, sarebbe ovvio sentire qualche forma di solidarietà umana verso la sofferenza, la solitudine, la malattia, la debolezza.
Sarebbe ovvio, se solo per vent’anni lo stesso uomo non avesse predicato – anzi urlato, creandosi una tribù di seguaci – proprio la prevaricazione del più forte sul più debole, la negazione della solidarietà, l’esaltazione di chi ce l’ha più duro: insomma un’ideologia della prepotenza a metà tra il darwinismo sociale e il razzismo.
E io non so se ce la faccio, oggi, ad avere vera compassione per un uomo così.
(A. Gilioli)


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lunedì 14 maggio 2012

nuovo premier o rendering tunnel tav?



                Trattasi del nuovo premier oppure 
            del rendering fotografico del tunnel della tav? 
                                     (grazie a m.sorba)

domenica 13 maggio 2012

voleva che mettessimo il lampeggiante

leggo su repubblica.it qui:

"Alle feste da Venezia a Bratislava
i viaggi del Trota a spese della Lega"

Continuano le rivelazioni degli ex autisti di Bossi jr. 
"Anche 14mila euro al mese per le sue necessità private". In due anni sarebbe costato 600 mila euro alle casse del partito.
 "E voleva che mettessimo il lampeggiante per superare le code"




















Credo che ci volesse il lampeggiante, volesse davvero, ma per l'ambulanza che andesse a prenderlo.
e mi chiedo se ci volesse anche per coloro che hanno votato ( e continuano a votare ) gente di questa risma.

....tirando il manico


venerdì 11 maggio 2012

Perché la Lega fa orrore



Gli italiani si stanno scandalizzando per quattro diamanti e un paio di diplomi albanesi. Ma i veri motivi per cui disprezzare il partito di Bossi erano e sono molto più gravi. E non bisogna dimenticarlo. Mai

Il lettore che, in una grigia mattina di questo maggio piovoso, trovasse, abbandonato in treno e mancante della copertina e delle prime pagine questo libro (romanzo?) di Furio Colombo (.....)
Il nostro lettore proverebbe però un moto di sorpresa se poi ritrovasse il libro completo di copertina e prefazione, vedesse che è intitolato "Contro la Lega" (Laterza, per soli 9 euro tanti orrori da far impallidire Stephen King) e non contiene storie inventate bensì un puntiglioso resoconto di episodi di razzismo e persecuzione perpetrati in vari comuni amministrati dal noto partito. Sono episodi che Colombo in quanto deputato ha cercato spesso di denunciare in parlamento ricevendo una volta, dal deputato leghista Brigandì, come motivata contro-argomentazione, "Faccia da culo!" (sic).

In questo malauguratamente non-romanzo si racconta "una storia italiana, dove carabinieri e vigili urbani distruggono con le ruspe i campi nomadi, tra le due e le tre del mattino, terrorizzando i bambini" e dove a scuola i bambini sinti, anche se cittadini italiani, sono assegnati a classi separate e - come i bambini stranieri - restano a digiuno all'ora della mensa scolastica. Il libro comincia con la storia della famiglia Karis. Il padre, cittadino italiano da generazioni, viveva a Chiari facendo il ferrivecchi. Un'improvvida amministrazione di centro sinistra gli aveva assegnato un prefabbricato di tre stanze ma la successiva amministrazione padana nel 2004 (sindaco il senatore Mazzatorta) si era ripreso il terreno perché "era cambiato il piano regolatore": la casa dei Karis veniva abbattuta, il comune cancellava la residenza, i bambini non potevano più andare a scuola e l'intera famiglia si riduceva a vivere in una roulotte. Così che di fronte a questo inaccettabile caso di nomadismo i vigili urbani battevano nottetempo con mazze di ferro sul veicolo se il padre si era fermato per riposo o per fare pipì. 

Ma il libro parla di ogni genere di extra comunitari. A Termoli i vigili urbani acciuffano un ambulante del Bangladesh, lo picchiano e lo rinchiudono nel portabagagli dell'auto di servizio. A Parma vigili urbani in borghese prendono Emanuel Bonsu, giovane nero che stava recandosi alla scuola serale, lo riempiono di botte e solo più tardi si accorgono che non spacciava affatto droga come avevano sospettato. Su un autobus di Varese un quattordicenne ordina a una coetanea con il velo di lasciargli il posto sull'autobus, la ragazza resiste, e lui e i suoi compagni la prendono a calci e a pugni. A Bergamo su un autobus una passeggera grida che le hanno rubato il cellulare, il controllore decide che il ladro non può essere che un ragazzo di colore, l'autobus viene fermato, il ragazzo spogliato nudo, il cellulare non viene fuori (evidentemente il ladro era un altro), ma gli trovano indosso settanta euro e il controllore sequestra la somma e la signora, grata, l'incassa come risarcimento.

Siamo appena a pagina 11 di questo non-romanzo e i capitoli seguenti spaziano delle sevizie subite in Libia da disperati che militari italiani hanno fermato in mare e restituito agli aguzzini di Gheddafi, alle accuse di "nasone" a Gad Lerner, in un crescendo di piacevoli e romanzesche atrocità.

E' curioso che gli italiani si stiano scandalizzando per quattro diamanti e due o tre diplomi a pagamento (caso mai laurearsi in Albania non è forse indice di scarso razzismo?) mentre da anni accettano che avvengano tutte queste cose, che il libro asciuttamente racconta
Umberto Eco  (11 maggio 2012)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/perche-la-lega-fa-orrore/2180494

martedì 8 maggio 2012

Come una guerra


“It is like a war when a country loses 20% of its GDP in 18 months. It is like a war when we have the reappearance of rations in European capitals. It is like a war when millions of young people, the best and the brightest, leave their countries behind…Greece, Italy, Spain, Portugal, Ireland and even France are in the midst of a forest fire which is spreading alarmingly fast. The belief that such a fire can be stopped at national borders is misjudged. The European Council has been shrunk by the authority of its financial powerhouse, Germany.”
Anna Diamantopoulou, former European Commissioner wrote in a letter to Jacques Delors and Romano Prodi, two former commission heads.
The Guardian

per coloro che non ci arrivano....

     Ecco il vero motivo per cui i politici italiani temono la rete!
          

lunedì 7 maggio 2012

eccolo il Berlusca dov'è!




 mentre il suo partito affonda, lui è lì, a festeggiare l’elezione di Putin



un giorno di ferie?

Per costruire 12 ospedali servono 250 milioni di dollari, il costo di 8 ore di guerra in Iraq. Si prendessero un giorno di ferie.
Gino Strada 

venerdì 4 maggio 2012

multiculturalismo in salsa padana


Se leggi, ti senti una merda


Scusatemi, di solito non uso questo linguaggio, ma quando ho letto questo post di Alessandro Gilioli....qui


Il mondo in cui viviamo


Una volta ero in Cambogia, con una Ngo, gente brava, che provava a dare una speranza ai bambini di strada. A un certo punto ci siamo trasferiti in una città del sud, sul mare, piena di russi che compravano alberghi, dalle parti di Sihanoukville se ricordo bene. Siamo andati in giro a vedere un po’ le condizioni di quel cazzo di posto, a trattare con i potenti locali per mettere su un asilo, qualcosa del genere, io facevo foto e dicevo idiozie, a lavorare erano quelli della Ngo. Poi siamo entrati in un quartiere di merda, cioè non è che gli altri non fossero di merda, ma quello era più di merda degli altri. I tipi della Ngo volevano mettere su il loro rifugio lì, appunto. Con noi c’era un medico, un francese che viveva lì da un sacco di anni di anni e conosceva tutti, non faceva solo il medico, sapeva quali potenti ungere, perché lì bisogna ungere i potenti anche per fare un ricovero per bimbi di strada. Nel quartiere di merda, cioè quello più di merda degli altri, a un certo punto una madre stracciona ci ha portato il suo bambino straccione, avrà avuto otto anni. La madre non parlava francese, neppure inglese, insomma solo khmer, ma il francese con noi la capiva. E comunque la madre diceva che il figlio aveva male al cuore, indicava il petto, insomma la capivo anch’io. Il medico ha tirato fuori un paio di strumenti, è stato lì una mezz’ora, poi ha salutato la madre, le ha detto che il ragazzino non aveva niente, sarebbe andato tutto a posto da solo, poi quando la madre se n’è andata ci ha spiegato che il bambino di otto anni ne avrà avuti davanti al massimo due, insomma era spacciato. E io lì come un imbecille a strillargli ma come, che cazzo dici, portiamocelo via, e lui paziente a spiegarmi che coi soldi che ci sarebbero voluti a portar via quel bambino e farlo operare in un ospedale decente ne salvavamo altri cento di bambini in Cambogia, insomma che la smettessi di dire cazzate da turista di merda.

Ecco, questo è il nostro mondo, il mondo in cui viviamo, e buon tutto a tutti.



Alle elezioni scrivi Buffoni


@wil: sei spietato! ;-)

giovedì 3 maggio 2012

mercoledì 2 maggio 2012

Tutti contro Grillo! ....paura vero?

Il linciaggio contro Beppe Grillo continua, che più scemo non si può. Prima i politici, poi i cervelli alla piastra, gli intelligentoni fritti da talk show, poi Eugenio Scalfari e i giornalisti, da sinistra a destra, compatti, ora anche i comici con Fiorello, che di politica non ha mai capito una mazza e furbetto com’è non si era schierato mai, e invece una bella mazzata a Grillo non se la risparmia. Fiorello con il ditino alzato che sgrida il maestro di tutti i comici italiani (come un Aldo Grasso qualsiasi) per una battuta mal letta, mal riportata e male interpretata sulla mafia, mette tristezza come una trattoria sul mare, sotto la pioggia. Questo è un paese di gobbi abituati a leccare i piedi alla politica più invasiva del pianeta. La verità è sempre oscena ma è ancora più osceno scandalizzarsene, ossia vigliacco, e se è beato il Paese che non ha bisogno di eroi, l’Italia è già tutta in Paradiso, ma che palle.

Beppe Grillo è e resterà sempre un comico,tuttavia in un suo discorso politico c’è più estro, creatività, fantasia, conoscenza, intelligenza e percezione del mondo di mille comizi dei nostri onorevoli professionisti. È un Gramsci al pesto. Embe’? Alzate gli occhi al cielo: vedete aquile? Allora “chapeau” alle rondini. È ricco sfondato? Sì, non perché ruba come gli amministratori della Lega e della Margherita, perché riempie i teatri tenda e i palazzetti dello sport, senza che le tv della Rai e di Mediaset gli battano la grancassa.

Ho conosciuto Beppe Grillo dieci anni fa, abbiamo trascorso un’intera giornata insieme a Genova, e dopo svariate ore ci siamo rimasti simpaticamente sulle palle. Mai più visti. Abbiamo smentito nei fatti tutti quelli che ci avevano organizzato un incontro “al buio” perché pronosticavano una collaborazione perfetta.
La verità? Avevo torto io. Volevo riportarlo in Rai. Nella mia spettacolare ingenuità avevo creduto alle ampie rassicurazioni di alcuni dirigenti che non sarebbe mai stato censurato. Grillo mi rispose picche con una controproposta altrettanto impossibile, un sì che era no: “Sì ma nel programma non possono mettere un filo di pubblicità”. Poi mi chiese perché perdevo tempo con la Rai e con Mediaset, aggiunse che la tv generalista era morta, che l’unico modo per essere liberi sarebbe stato andare in giro come lui nei teatri tenda. Aveva ragione. Ma io ero di quelli che credono che le rivoluzioni vanno fatte dall’interno, e me ne andai con le pive nel sacco. (Non ho mai capito perché per andarsene ‘delusi e scornati’ si dica così. Pive, che io sappia, sono le cornamuse. Come si fa ad andarsene con le cornamuse in saccoccia? Sarà un rito da scozzesi obesi? Oppure deriva da pigolare. Chissà.) Cosa stavo dicendo? Ah sì, me ne sono andato “pigolando” e dimenticandomi tutto il resto fino a qualche giorno fa. “Tutto il resto” fu il discorso che mi fece Grillo, durata 7 ore e 42 minuti filati, in cui non smise mai di parlare con l’ausilio di libri, Internet, documenti cartacei e filmati. E diceva esattamente le cose che dice oggi, aggiornandosi e ricaricandosi continuamente come una Duracell.

Ricordate gli ultimi giorni di Lenny Bruce, il comico più irriverente degli Stati Uniti? Sul palco raccontava delle sue vicissitudini giudiziarie per difendersi da chi trovava osceni o scandalosi i suoi testi. E il pubblico si annoiava a morte. Gli pronosticai la stessa fine. Mi sbagliai ancora. Grillo è riuscito a riempire i teatri facendo spettacolo sulle cose serie e azzeccandoci pure, basti pensare alle sue denuncie sull’inaffidabilità dei titoli Parmalat, mentre tutti gli istituti di rating internazionali, gli stessi che oggi ci mandano in rovina con i loro voti pessimi sull’affidabilità del nostro Paese, davano alla Parmalat il massimo dei giudizi positivi: la tripla A.

Un’ultima cosa la devo a tutti quelli (davvero tanti) che sono intervenuti sull’argomento. Come la grande maggioranza di voi non so più a chi santo votarmi, perché di santi e di aquile in Italia non se ne vedono. Il paese, al contrario, pullula di faccioni dei quali, grazie a Vespa & Company, conosciamo anche il numero dei peli del naso. E sarà pure qualunquista, ma non essendo né aquile né santi, la loro esposizione continua ce li rende stomachevoli. Oltretutto dicono sempre le stesse cose, non si coltivano, sono generalmente banali ed era più saggia Nonna Papera. Ossia non so chi votare. Ho detto che non voterò il movimento di Grillo per sgombrare il campo dagli equivoci e perché non sono d’accordo con molte delle sue opinioni. Ci penserò, mi documenterò, i dubbi mi attraversano come il vento una porta aperta ma poi la chiudo e decido. Mi sconcerta, ripeto, il modo in cui Grillo viene attaccato da tutto il cucuzzaro, il fatto che lui lo attacchi a sua volta è perfettamente ovvio: la vera satira è questa. E lui è il numero uno. Questo povero paese ha una fifa enorme della satira di un uomo libero, colto, creativo, che fra battute feroci e qualche immane cazzata, trasmette conoscenza e scienza. Soprattutto è l’unico “politico” ad essere in sintonia profonda con la tecnologia e il futuro.



https://www.facebook.com/pages/Diego-Cugia-Jack-Folla/160728065362

Padanator



isolavirtuale

martedì 1 maggio 2012

Ultimo sondaggio su Bossi, partecipa!

                                  
                                      Se vuoi partecipare al sondaggio clicca qui ;-)


voleranno carte bollate

https://www.facebook.com/giorgio.schiavinato/posts/10218479093226359